La Tenuta


"E’ nel cuore dell’uomo
che la vita dello spettacolo della natura esiste.
Per riuscire a vederlo, bisogna sentirlo".

Una vera oasi
incontaminata

dove l’agricoltura biologica e quella biodinamica
trovano la loro vera essenza

Rosarubra è una tenuta biologica e biodinamica sita in Pietranico. Un’oasi di 30 ettari valorizzata da un territorio con uno splendido terroir, dove l’ambiente stesso è un nido creato dalla natura, che ne protegge e tutela la biodiversità.

L’immagine dall’alto delle vigne e degli uliveti esprime meglio delle parole l’essenza della tenuta. I terreni coltivati si alternano ai boschi di querce e in alcuni casi ne vengono circondati, come se gli alberi stessi volessero nascondere ad occhi esterni un ancestrale segreto. Il bosco domina, dà carattere al paesaggio ed è naturale, ben poco è stato modificato, molto è stato generosamente lasciato, per il piacere della fruizione rispettosa, e per la vita dei tanti animali selvatici. Ne proviene una vocazione al “biologico” che non è solo nelle tecniche adottate e nei protocolli applicati, ma nell’ordine naturale.

Tutto questo si traduce in un duro lavoro in tenuta finalizzato alla ricerca della qualità massima, dal frutto migliore possibile al vino contenuto in bottiglia.

La natura non ha fretta, eppure tutto si realizza.

La Biodinamica

Alla decennale certificazione biologica è stata aggiunta negli ultimi anni la certificazione biodinamica Demeter, perché crediamo fermamente nel principio che sta alla base di questa disciplina: recuperare la fertilità del terreno così come era in origine.

L’utilizzo massivo e costante di agenti chimici su terreni e colture, infatti, ha creato nel corso degli anni un impoverimento del suolo facendone perdere le caratteristiche peculiari. Con le tecniche naturali proposte dalla biodinamica, il terreno è libero di modificarsi, di crescere e di arricchirsi, di tornare ad essere “vivo” e ricco di humus.

I Vitigni

La storia del territorio ci indica la particolare vocazione del luogo alla coltivazione della vite fin dai tempi antichi. È ormai certo che il Montepulciano d’Abruzzo è presente in queste zone da tempo immemore, decretandone il punto di partenza della sua diffusione in tutta la regione.

Nel territorio di Pietranico troviamo, inoltre, la maggiore concentrazione di palmenti scavati nella roccia. Queste vasche, risalenti all’epoca medievale, erano veri e propri complessi di pigiatura, a testimonianza della particolare predisposizione del luogo fin dall’antichità.

In Abruzzo oggi si allevano vitigni autoctoni, nazionali e internazionali. A partire dal Montepulciano, vitigno di riferimento della DOC Montepulciano d’Abruzzo, proseguendo con il Trebbiano d’Abruzzo che dà origine all’omonima DOC, e poi il Pecorino autoctono e gli altri protagonisti della nostra storia vinicola come lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon o il Merlot.

Il Terroir

I vigneti Rosarubra sono adagiati su splendide e fertili colline, ottimamente esposte al sole. lI terreni coltivati si alternano a boschi di querce e in alcuni casi ne vengono circondati. Il bosco, più ancora delle vigne, domina e dà carattere al paesaggio. Si ripropone il rapporto ancestrale tra terra primitiva e terra “addomesticata”, tra quello che il lavoro dell’uomo ha sottratto, modellato e guidato e quello che l’estro libero della natura ha continuato, da millenni, ad esprimere senza condizionamenti. 

La quota dei terreni va da 330 a 420 metri, con un anfiteatro convesso rivolto a nord: l’insolazione è presente ovunque, ma sempre mitigata dalla moderata pendenza, variabile tra il dieci e il venti per cento verso nord e nordest. Un bacino artificiale, al centro della tenuta, garantisce una riserva d’acqua (in parte pluviale e in parte da vena) di circa duemila metri cubi, integrata da pozzi, che consente in caso di necessità una irrigazione goccia a goccia. Un secondo bacino, a fondovalle, intercetta al bisogno parte di un ruscello drenante ampia parte della valle di ponente.

La Biodiversità

La biodiversità che circonda le viti è varia e ricca di specie vegetali e animali. Essenze arboree spontanee come la quercia, il leccio e la roverella, gli ontani e l’alloro, nascono e crescono rigogliose ovunque, quasi a confermare la gioia di vivere in un ambiente naturale e protetto.

Anche la fauna selvatica è attirata da questo luogo fiabesco. Se si è molto fortunati è possibile vedere piccole volpi avvicinarsi con cautela ai margini dei campi e di recente, dopo l’innevamento, è sceso anche il lupo.

I due pescosi specchi d’acqua sono frequentati da migratori come anatre e aironi che qui si danno sovente appuntamento, forse per un breve saluto agli amici che questi laghetti hanno scelto come fissa dimora.

Chiudi ()