La fusione di vino, cultura, musica e cibo in una miscela irresistibile.
Sotto le stelle e con 500 ospiti arrivati dall’Italia e dall’estero. Un’altra notte magica per i Rosarubra – lovers. Come lo scorso anno, quello precedente e il primo ancora cioè come… sempre da quando il CEO dell’azienda vinicola, Riccardo Iacobone, ha avuto l’intuizione di condividere direttamente tra le viti questo evento. Una tradizione che ha raggiunto il primo lustro e si è rinnovata con oltre 500 ospiti, “spalmati” nella suggestiva tenuta di Pietranico.
L’happening è iniziato con il consueto “tour biodinamico”, una passeggiata tra i vigneti che circondano quella che lo stesso Iacobone ama definire “un’oasi naturale”. L’anno scorso oltre cento persone hanno raggiunto la tenuta alle prime luci dell’alba per assistere al concerto del Maestro Peppe Vessicchio, quest’anno sono state invece le calde luci del tramonto a lambire i rami delle querce secolari e della Maiella sullo sfondo e a scandire i passi dei “lovers” giunti a Pietranico per ascoltare un racconto molto particolare, che affonda le radici nella terra scura e fertile di Rosarubra e nella “visione” pioneristica del suo fondatore.
“Quando abbiamo trovato questi ettari di antichi vigneti in un territorio così immacolato e lontano da qualsiasi tipo di contaminazione – racconta Iacobone – è stato come vedere il sogno da trasmormare in realtà. Oggi alla certificazione biologica e biodinamica si è aggiunta quella della World biodiversity association, un riconoscimento internazionale che premia il lavoro svolto nella nostra Tenuta a tutela della biodiversità e del rispetto dell’ambiente. Un’ulteriore conferma per noi che tutto l’impegno profuso verso questa terra e questi vigneti non è stato vano, come dimostrano anche i tanti amici e appassionati dei vini Rosarubra che hanno raccolto il nostro invito e sono qui stasera. Questa festa è prima di tutto per loro”.
E di certo non sono state disattese le aspettative dei fan dell’eccellente nettare. Sui banchi di degustazione sono state stappate bottiglie di blend premiate nei più concorsi internazionali; il pecorino spumantizzato proposto anche in versione rosè e spritz; di Montepulciano, Trebbiano e Cerasuolo, vere espressioni dei vitigni autoctoni d’Abruzzo. Dall’altro lato del lago, sui tavoli della cena dedicata a distributori e clienti arrivati dall’Italia e dall’estero, tra cui molto forte la presenza della Cina, era possibile degustare anche lo Shaman riserva e il Lomanegra, vino icona di Rosarubra.
Il Centro